Danza come incontro. Tra paticità, risonanza atmosferica e transpassibilità

Autori

  • Serena Massimo

Parole chiave:

paticità; risonanza atmosferica; performatività; incontro; transpassibilità

Abstract

Questo contributo si propone di approfondire il rapporto tra umano e non umano a partire dalla prospettiva del danzatore. Tale questione sarà affrontata a partire dall’illustrazione del cortometraggio Bakelite (2023), il quale si prenderà come esempio della capacità della danza di mostrare la natura precaria, conflittuale della convivenza tra enti umani e non umani. Tale aspetto sarà approfondito a partire da un approccio fenomenologico e neofenomenologico, segnatamente attraverso la nozione strausiana di paticità, la concezione neofenomenologica della corporeità vissuta e le nozioni di incontro e
transpassibilità introdotte da Henri Maldiney. Tale approccio, che ricorrerà altresì all’interpretazione butleriana del concetto di performatività, ci consentirà di mettere in luce la natura plurale, dinamica e metamorfica della nostra esistenza e la necessità, per una riconfigurazione della convivenza tra umano e non umano, di aprirci alle trasformazioni che l’altro esercita su di noi e che sono costitutive del nostro modo di sentire, di essere, e di agire.

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Pubblicato

2025-04-09

Come citare

Massimo, S. (2025). Danza come incontro. Tra paticità, risonanza atmosferica e transpassibilità. Metaxy Journal, 4(speciale), 179–195. Recuperato da https://www.metaxyjournal.com/index.php/metaxy/article/view/44