https://www.metaxyjournal.com/index.php/metaxy/issue/feedMetaxy Journal2025-04-10T10:02:22+00:00 Metaxj Journal[email protected]Open Journal Systems<div class="textLayer"><strong>Metaxy Journal. Filosofia, arte, riconoscimento - ISSN 2975-0679</strong></div> <div class="textLayer"> <div class="textLayer"> </div> <div class="textLayer">Open Access, annual peer-reviewed scholarly journal</div> <div class="textLayer">https://www.metaxyjournal.com/</div> <div class="textLayer"> </div> </div> <div class="textLayer">Direttore</div> <div class="textLayer"><strong>Massimiliano Marianelli</strong></div> <div class="textLayer"> </div> <div class="textLayer">Editore</div> <div class="textLayer"><strong>Edizioni Città Nuova</strong></div> <div class="textLayer">Via Pieve Torina 55 – 00156 Roma</div> <div class="textLayer">www.edizionicittanuova.it</div> <p>«<em>Metaxy</em>: filosofia, arte e riconoscimento» è una rivista scientifica internazionale, edita online da Città Nuova e affiliata al centro studi International Human-being Research Center (IHRC). La rivista ha periodicità annuale e pubblica articoli con il modello editoriale gold open access, selezionati con una double-blind peer review, inoltre, potrà pubblicare numeri speciali o quaderni su temi di ricerca specifici.</p> <p>«<em>Metaxy» </em>pubblica contributi di ricerca filosofica, che indagano l’arte quale spazio privilegiato del dialogo tra i saperi in ogni epoca: orizzonte ermeneutico di una ontologia delle relazioni, attento al riconoscimento dell’umano.</p> <p>«<em>Metaxy»</em> rispetta l’indipendenza della ricerca scientifica e delle scelte adottate dai comitati editoriali, a tal fine, in ogni fase del processo di pubblicazione adotta le linee guida del Committee on Publication Ethics (COPE).</p> <p>«<em>Metaxy»</em> non richiede agli autori il pagamento di <em>Article Processing Charges</em> (APC) o<em> submission charges</em>.</p>https://www.metaxyjournal.com/index.php/metaxy/article/view/36Spaesamento e orientamento. Il museo della città come spazio di riconoscimento2025-04-09T21:21:25+00:00Nadia Barrella[email protected]<p>Il saggio esplora il ruolo svolto da una particolare tipologia museale (quella che definiamo “museo civico”) nel fornire strumenti per orientarsi nella complessità della città, spesso frammentata e disorientante nel contesto postmoderno. Attraverso riferimenti a Calvino e Foucault, si analizza il museo della città come eterotopia, luogo di riflessione identitaria e memoria collettiva. Pone l’accento soprattutto sull’evoluzione di questo istituto in Italia, e muovendo dalla sua funzione storica di luogo conservazione guarda alla sua possibile riformulazione come spazio di partecipazione e coesione sociale.</p>2025-04-09T00:00:00+00:00Copyright (c) 2025 https://www.metaxyjournal.com/index.php/metaxy/article/view/37Conoscere, riconoscerci e valorizzare: Relazioni circolari tra arte, cultura, persone e luoghi2025-04-09T21:27:19+00:00Martina Bosone[email protected]<p>Nell'attuale panorama globale, il mondo affronta sfide che minacciano l’integrità del patrimonio culturale e della società e che richiedono una risposta collettiva e una visione condivisa del futuro. L’UNESCO ha introdotto un approccio sistemico alla lettura dei contesti insediativi come “patrimonio vivente”, aprendo la strada alla definizione e alla sperimentazione di nuovi modelli di gestione collaborativa. In questo contesto, il modello di economia circolare è strettamente interconnesso al recupero del patrimonio culturale come bene comune, per la sua capacità rigenerativa delle relazioni tra comunità, cultura e luoghi. Il contributo analizza alcuni casi studio in cui il progetto di recupero è stato interpretato come strumento operativo dell’approccio UNESCO, determinando crossover creativi a livello culturale, sociale, ambientale ed economico. In questi casi l’arte è stata il driver per il recupero della memoria e dell’identità collettiva e per l’attuazione di modelli di governance circolare.</p>2025-04-09T00:00:00+00:00Copyright (c) 2025 https://www.metaxyjournal.com/index.php/metaxy/article/view/38El reconocimiento de la imago mundi a través de la ciudad2025-04-09T21:37:21+00:00Carola Díaz de Lope-Díaz Molins[email protected]Emilio Delgado Martos[email protected]Laura Llamas Díaz[email protected]<p>Las personas que viven en un mismo espacio temporal y en el mismo lugar tienen una misma idea de mundo. Esta imago mundi deja huella en la configuración de la ciudad. El hombre religioso concibe el espacio como no homogéneo, con escisiones, donde lo sagrado se manifiesta y funda el mundo. En torno a esta hierofanía la ciudad crece protegida por una muralla que separa el espacio sagrado del profano. En la ciudad antigua y medieval este centro genera el tejido urbano y la muralla lo contiene. Con el desarrollo urbano, los avances científicos y tecnológicos y la llegada de la Revolución Industrial la ciudad crece sin límites. El derrumbe de las murallas, que permite el crecimiento de la urbe, significa progreso y libertad, pero rompe también la separación establecida entre lo sagrado y lo profano. El hombre no religioso que vive en la ciudad contemporánea ya no siente el mundo sagrado, lo que se manifiesta también en la morfología de la ciudad.</p>2025-04-09T00:00:00+00:00Copyright (c) 2025 https://www.metaxyjournal.com/index.php/metaxy/article/view/39Abitare i nuovi mondi. L’esistenza dei luoghi nel mondo virtuale2025-04-09T21:48:03+00:00Daniele Monaco[email protected]<p>L’esistenza dell’essere umano sulla terra è sempre localizzata, ossia in relazione con il luogo. Il luogo viene qui interpretato attraverso la categoria del genius loci ad opera di Norberg-Schulz. Enucleando le caratteristiche del genius loci descritte si ripercorre anche la teoresi heideggeriana sull’abitare da cui egli muove i passi, con particolare attenzione alla facoltà umana di radunare attorno al luogo i significati del mondo di appartenenza. Tesi di questo scritto è non solo provare che la relazione con il genius loci è abitativa, ma anche che tale relazione pertiene ad aspetti del reale che esulano la semplice realtà fisica, come i mondi virtuali e i mondi videoludici in particolare. Applicando la chiave ermeneutica del genius loci al mondo virtuale si cerca pertanto di comprenderlo fenomenologicamente in relazione ai modi d’esistere umani cercando di riconoscere in esso la relazione con i luoghi.</p>2025-04-09T00:00:00+00:00Copyright (c) 2025 https://www.metaxyjournal.com/index.php/metaxy/article/view/40Ribât es-Salâm. Drammatica dell’ospitalità nell’opera teatrale Pierre e Mohamed di Adrien Candiard2025-04-09T21:52:55+00:00Cecilia Avenatti de Palumbo[email protected]<p>L’obiettivo di questo articolo è quello di presentare e interpretare la opera teatrale Pierre e Mohamed di Adrien Candiard dal punto di vista de l’ospitalità come “stile”, proposta da Christoph Theobald, che consiste nell’assoluta concordanza tra la forma e il fondo, una modalità di abitare il mondo secolare e postmoderno. Il nostro scopo è quello di dimostrare che l’ospitalità così vissuta è un “luogo teologico” per il XXI secolo, un luogo di presenza di Dio nelle frontiere dell’umano. Scegliamo di cominciare “da” l’opera teatrale Pierre e Mohamed di Adrien Candiard, con lo scopo di svelare come è “dentro” la drammatica dell’ospitalità che si presenta la via “verso” la pace.</p>2025-04-09T00:00:00+00:00Copyright (c) 2025 https://www.metaxyjournal.com/index.php/metaxy/article/view/41Essere artisticamente umani più-che-umani. Brainstorming2025-04-09T21:56:36+00:00Orsola Rignani[email protected]<p>Il (pluriverso) più-che-umano, cioè un mondo ipercomplesso, inter/intrarelazionale, inter/coimplicato con cui l’uomo risulta intrecciato in un groviglio fluttuante di forze, di sovrapposizioni, di slittamenti, di azioni e di retroazioni, nel suo manifestarsi, addita l’obsolescenza di binarismi, dicotomie, (antropo)centrismi e gerarchie, e perciò contestualmente un umano più-che-umano. Ma come l’uomo è/diviene umano più-che-umano? C’è qualcosa come un catalizzatore di questo processo? La questione è tanto irriducibilmente complessa che il modo meno inopportuno per affrontarla sembra la tempesta mentale. Uno o anche più brainstorming in cui si incrociano e scivolano gli uni sugli altri materialismi, postumanismi, ecotransfemminismi, ecocriticismi, antropologie, estetiche, a suggerire che, forse, è artisticamente che ha luogo l’antropopoiesi dell’umano più-che-umano.</p>2025-04-09T00:00:00+00:00Copyright (c) 2025 https://www.metaxyjournal.com/index.php/metaxy/article/view/42Il paesaggio alla prova della sfida ambientale. Per un approccio estetico2025-04-09T22:01:51+00:00Rita Messori[email protected]<p>Il contributo esplora la rilevanza del concetto di paesaggio in tempi di crisi ecologica, sociale e culturale. In un'epoca dominata dall'emergenza e dall'azione immediata, il paesaggio viene spesso sostituito dal termine "ambiente", considerato più oggettivo e quantificabile. L'ecologia politica tende a privilegiare il linguaggio scientifico e tecnologico, trascurando l'apporto delle arti e della letteratura, così come alcuni critici sostengono che la nozione di natura e paesaggio, legata a un approccio estetico e contemplativo, perpetui l'antropocentrismo e ostacoli la transizione ecologica.<br>Nonostante le critiche il paesaggio rimane necessario ed è possibile ripensarlo attraverso un approccio fenomenologico che vede il paesaggio come esperienza estetica incarnata e immersiva, un rapporto originario e vitale tra uomo e natura. Solo attraverso questa connessione profonda e partecipativa possiamo orientare le nostre azioni verso una sostenibilità a lungo termine.</p>2025-04-09T00:00:00+00:00Copyright (c) 2025 https://www.metaxyjournal.com/index.php/metaxy/article/view/43La disabilità dell’esistenza2025-04-09T22:04:50+00:00Manuela Macelloni[email protected]<p>Accompagnati dalle riflessioni del libro Bestie da soma di Sunaura Taylor, l’articolo pone in evidenza come condizione animale e disabilità vengano spesso associate e il fatto che questo mondo, nelle sue strutture architettoniche e di potere, sia costruito e pensatoa misura solo di soggetti normo funzionali ed umani. Vi è quindi una esclusione di tutti quei soggetti che non appartengono a queste categorie operando una vera e propria dis-abilitazione di tutte le altre. L’articolo propone inoltre di sostituire il concetto di inclusione – mostrando la fallacia ingannevole in esso contenuta – con quello di condivisione. Il desiderio, fonte di ogni ispirazione di vita, deve essere compreso in un progetto per il futuro che coinvolga ogni forma di vita. Questo è il compito dell’arte oggi: ridisegnare le prospettive del reale tenendo presente che, come dice Sartre, l’esistenza stessa è per natura disabile in quanto poggiata sul nulla e priva di senso e come, questa condizione, quindi, non sia avulsa a nessun individuo vivente.</p>2025-04-09T00:00:00+00:00Copyright (c) 2025 https://www.metaxyjournal.com/index.php/metaxy/article/view/44Danza come incontro. Tra paticità, risonanza atmosferica e transpassibilità2025-04-09T22:12:59+00:00Serena Massimo[email protected]<p>Questo contributo si propone di approfondire il rapporto tra umano e non umano a partire dalla prospettiva del danzatore. Tale questione sarà affrontata a partire dall’illustrazione del cortometraggio Bakelite (2023), il quale si prenderà come esempio della capacità della danza di mostrare la natura precaria, conflittuale della convivenza tra enti umani e non umani. Tale aspetto sarà approfondito a partire da un approccio fenomenologico e neofenomenologico, segnatamente attraverso la nozione strausiana di paticità, la concezione neofenomenologica della corporeità vissuta e le nozioni di incontro e<br>transpassibilità introdotte da Henri Maldiney. Tale approccio, che ricorrerà altresì all’interpretazione butleriana del concetto di performatività, ci consentirà di mettere in luce la natura plurale, dinamica e metamorfica della nostra esistenza e la necessità, per una riconfigurazione della convivenza tra umano e non umano, di aprirci alle trasformazioni che l’altro esercita su di noi e che sono costitutive del nostro modo di sentire, di essere, e di agire.</p>2025-04-09T00:00:00+00:00Copyright (c) 2025 https://www.metaxyjournal.com/index.php/metaxy/article/view/45Vul-nerabilità nell’opera d’arte come spazio comune. Una riflessione attraverso la filosofia di Michel Serres e l’Arte di Raija Jokinen.2025-04-09T22:18:55+00:00Benedetta Sonaglia[email protected]<p>Il tema della vulnerabilità interroga e sollecita tanto il pensiero filosofico di Serres quanto l’arte di Jokinen, approntando definizioni e opere che danno voce e forma ad una sensibilità poetica, paragonabile a quella materna, che predilige la percezione al pensiero razionale, ascoltando e osservando dalle viscere il mondo, e accreditando la dimensione della vulnerabilità (non a caso vulnus e vulva condividono lo stesso etimo, vul-) come l’apertura che, scomponendo l’ordito senza guastarlo completamente, genera un varco di possibilità, una discontinuità creativa che nell’approccio filosofico si traduce in un ripensamento del dualismo soggetto-oggetto e nell’opera d’arte come spazio comune catalizzatore della relazione che intercorre tra soggetti inter-agenti.</p>2025-04-09T00:00:00+00:00Copyright (c) 2025 https://www.metaxyjournal.com/index.php/metaxy/article/view/46Lo specchio teriomorfo: vedersi nell’alterità animale.2025-04-09T22:21:38+00:00Roberto Marchesini[email protected]<p>La dimensione fenomenologica delle altre specie è sempre stata per l’essere umano motivo di riflessione su se stesso e nello stesso tempo di immaginazione. L’animalità per certi versi è diventata un costrutto che l’essere umano ha utilizzato per definirsi in opposizione (specchio oscuro), per altri un luogo d’ispirazione (epifania). L’evoluzionismo darwiniano ha messo in discussione l’antropocentrismo, ma nello stesso tempo ha fatto emergere un fermento di idee contrapposte sul concetto di animalità, che ha influenzato l’arte, la filosofia, l‘antropologia. I movimenti artistici collegati al pensiero postumanistico hanno visto nell’ibrido teriomorfo un nuovo modo per rappresentare la condizione esistenziale della contemporaneità.</p>2025-04-09T00:00:00+00:00Copyright (c) 2025 https://www.metaxyjournal.com/index.php/metaxy/article/view/47Il mimetismo secondo Caillois. Primi appunti per un’indagine2025-04-09T22:24:14+00:00Samuele Strati[email protected]<p>Roger Caillois (1913-1978) dedica alcuni scritti – in particolare negli anni Sessanta Méduse et Cie e Le mimétisme animal – all’elaborazione di un’interpretazione peculiare del mimetismo animale. In questi testi è possibile rintracciare due direttrici argomenta-tive. La prima elabora una concezione dell’universo come unità naturale immanente e finita, in cui forme e modelli si ripresentano in modo ricorrente e in cui agisce una ten-denza estetica gratuita e autonoma. La seconda rigetta ogni spiegazione fondata sulla ri-cerca dell’utile e del vantaggio e afferma, parimenti, l’assoluta realtà dell’imitazione in-terspecifica. Il mimetismo viene così associato a nozioni quali il dispendio, la fascina-zione e la ricerca di invisibilità fine a se stessa. Il presente intervento intende porre in evidenza alcune criticità insite in questa concezione del mimetismo e favorire il ricono-scimento di un significato implicito all’economia dei rapporti tra le specie nella spiega-zione di questo fenomeno.</p>2025-04-09T00:00:00+00:00Copyright (c) 2025 https://www.metaxyjournal.com/index.php/metaxy/article/view/48“Poner ante la vista”: Sensibilidad y acción humana en Aristóteles2025-04-09T22:27:24+00:00Cecilia Sabido[email protected]<p>En este texto quiero reflexionar sobre la posibilidad de “percibir” sensiblemente –en especial a través del oido y la vista– algunos signos relativos a las acciones humanas para responder a la pregunta ¿cómo se ve una acción? y a partir de ello cómo podemos valorarla. Para ello, analizaré algunos pasajes de los Problemas de Aristóteles referidos a la percepción del movimiento y la acción, para después ponerlos en relación con la teoría de la composición dramática de la Poética. En última instancia, desarrollo por qué la imitación de acciones presente en el arte dramático es valioso recurso en la comprensión de la complejidad de la vida práctica, precisamente por su capacidad de presentar ante la vista la acción en toda su unidad y organicidad. La intención es mostrar cómo la ejemplaridad, contemplación y valoración de las acciones humanas, tanto propias como ajenas, contribuyen a la formación del “sentido vital”.</p>2025-04-09T00:00:00+00:00Copyright (c) 2025 https://www.metaxyjournal.com/index.php/metaxy/article/view/49Geo-estética y vida: Reflexiones sobre habitar la arquitectura urbana en el Antropoceno2025-04-09T22:30:31+00:00Román Alejandro Chávez Báez[email protected]<p>En este artículo exploramos los fundamentos filosóficos y conceptuales de la línea de investigación geo-estética. Formando una idea clara y distinta de sus análisis, alcances y motivaciones. Mostraremos que la geo-estética está íntimamente relacionada con la idea heideggeriana de “habitar”, lo cual le brinda soporte para erigirse como crítica al Proyecto de la Modernidad y el Antropoceno.</p>2025-04-09T00:00:00+00:00Copyright (c) 2025 https://www.metaxyjournal.com/index.php/metaxy/article/view/50La experiencia estética de la vida fáctica2025-04-09T22:33:02+00:00Viridiana Pérez Gómez[email protected]<p>El presente texto busca dilucidar el modo en el que la vida fáctica y cotidiana puede constituir una experiencia estética. Para ello, el primer apartado está dedicado a exponer de forma general el nacimiento de la estética y la relación que esta disciplina filosófica guarda con el arte y la belleza. Posteriormente se analiza el concepto de experiencia a partir de Martin Heidegger y las implicaciones que ha tenido el influjo de la tradición moderna. En seguida, se ahonda en la experiencia estética que acontece al interior de la vida fáctica y, finalmente la relación que tiene la experiencia estética con el arte y la manera en la que el arte ha sido distanciado de los procesos vitales de la existencia humana. El objetivo consiste en demostrar que la experiencia estética atraviesa nuestro ser-en-el-mundo y, en este sentido, la vida fáctica es ya una forma estética de habitar el mundo, así como el arte un reflejo de la vida.</p>2025-04-09T00:00:00+00:00Copyright (c) 2025 https://www.metaxyjournal.com/index.php/metaxy/article/view/51Aísthêsis es vida: Una aproximación “estética prosaica” a la escatología ante las primeras amenazas de prevalencia de la Ciudad de México2025-04-09T22:39:05+00:00Francisco Platas López[email protected]<p>El artículo, desarrolla la vinculación entre estética y vida mediante la “estética prosaica” relacionada con los excrementos (σκατός) y la relacionada con las causas últimas o finales (ἔσχατος).<br>Mediante la “fenomenología”, la “poética”, el diseño de las obras de ingeniería y el psicoanálisis, se busca “develar”, mediante la “estética-prosaica”, la sensibilidad (αἴσθησις) adquirida por los habitantes de la Ciudad de México, a partir de la conquista de española, ante las amenazas de colapso en la urbe.<br>El texto, inicialmente expone los fundamentos fenomenológicos de la “estética poética” y de la “estética prosaica”. Para el caso de la estética poética, se presentan, los antecedentes en la poética del “Siglo de Oro Español”; las perspectivas de la poétique de <em>l'espace </em>y las aplicaciones de la <em>poétique de la merde</em>. En relación con la “estética prosaica”, o “estética para la vida cotidiana”, se abordan sus fundamentos, sus “registros” y sus modalidades. A partir de dichos planteamientos, se analiza la “sensibilidad” (<em>α</em><em>ἴσθησις</em><em>) </em>adquirida por los habitantes de la Ciudad de México, a partir de la conquista de española, ante las amenazas de prevalencia de la urbe. El artículo concluye con una reflexión sobre las consecuencias estéticas para la vida de la urbe.</p>2025-04-09T00:00:00+00:00Copyright (c) 2025 https://www.metaxyjournal.com/index.php/metaxy/article/view/52Estética de la vida cotidiana. La prudencia como movimiento hacia la vida bella2025-04-10T09:09:58+00:00Ángel Xolocotzi[email protected]<p>Ante la pregunta por las formas de aprehender la vida tal como ha intentado hacer la filosofía a lo largo de su tradición, destaca una línea que la concibe a partir de sus posibilidades de desocultamiento, como vida verdadera. El desocultamiento de la vida ha conducido a interpretarla en una amplia gama de sentidos que se congregan en el cuidado de esta. Tal perspectiva fue destacada por Aristóteles, principalmente en su Ética Nicomáquea, y retomada posteriormente por Martin Heidegger en sus primeras lecciones de Friburgo. El presente artículo busca retomar nuevamente a Aristóteles, pero ahora con el objetivo de tematizar el carácter desocultado de la vida como una posibilidad de embellecimiento a partir de algunos guiños dados por Franco Volpi.</p>2025-04-09T00:00:00+00:00Copyright (c) 2025 https://www.metaxyjournal.com/index.php/metaxy/article/view/53PASSAGES Propos d’ouverture de la Journée d’Étude sur l’Éphémère dans l’art (Université Catholique de Lyon, 5 mai 2023)2025-04-10T09:17:03+00:00Dominique Vinay[email protected]<p>Ces pages explorent le thème de l'éphémère dans l'art, en analysant comment les oeuvres d'art, malgré leur fragilité et leur caractère transitoire, parviennent à interroger le sens du temps humain. De l'ambivalence historique envers l'éphémère, en citant des auteurs classiques comme Horace et Ovide, et la tradition biblique qui oscille entre l'éternité et la fragilité de l'oeuvre, jusqu’à la contemporanéité qui voit une fascination pour la création éphémère, intégrant la mort dans la matière et assumant la contradiction de créer quelque chose de significatif dans un support fugace. Cette réflexion interroge l’éphémère dans l’art, en reconnaissant la beauté des oeuvres transitoires et la sagesse qui découle de l'acceptation de leur fugacité.</p>2025-04-09T00:00:00+00:00Copyright (c) 2025 https://www.metaxyjournal.com/index.php/metaxy/article/view/54La danza effimero con Michel Serres: chrono/choro/somatofania2025-04-10T09:20:30+00:00Orsola Rignani[email protected]<p>Breve, momentaneo, provvisorio, transitorio, precario e labile sono aggettivi che le attuali contingenze ecologiche, climatiche, belliche, politiche, economiche e sociali ci hanno abituato a impiegare ormai quasi compulsivamente e indiscriminatamente e che, al di là di tutto, sono sinonimi interimplicati con e nell’effimero. Il quale merita di essere riconsiderato nella sua letteralità di epì heméra (per un giorno), secondo un ripensamento che può avvenire attraverso una sorta di suo doppio, non proprio mainstream ma comunque suggestivo e forse anche efficace, come quello artistico della danza. Vale dunque la pena soffermarsi a cercare di vedere quali striature/implicazioni dell’effimero stesso la danza effimera veicola e/o produce. Le concrezioni nevralgiche che quest’ultima sembra coinvolgere e permeare, in una prospettiva di riconoscimento/riscoperta/consapevolezza, sono il tempo, lo spazio e il corpo, evidentemente interimplicati.</p>2025-04-09T00:00:00+00:00Copyright (c) 2025 https://www.metaxyjournal.com/index.php/metaxy/article/view/55Paesaggio urbano e passages Estetica della metropoli ottocentesca nel Passagenwerk di Walter Benjamin2025-04-10T09:23:17+00:00Lorenzo Giulivi[email protected]<p>Paesaggio urbano e passages Estetica della metropoli ottocentesca nel Passagenwerk di Walter Benjamin</p>2025-04-09T00:00:00+00:00Copyright (c) 2025 https://www.metaxyjournal.com/index.php/metaxy/article/view/56Arte-più-che-umana. Genesi, inclinazioni, traversate. Nota alla giornata di studio arte-più-che-umana, Parma, 8 maggio 20242025-04-10T09:25:48+00:00Benedetta Sonaglia[email protected]<p>Arte-più-che-umana. Genesi, inclinazioni, traversate. Nota alla giornata di studio arte-più-che-umana, Parma, 8 maggio 2024</p>2025-04-09T00:00:00+00:00Copyright (c) 2025 https://www.metaxyjournal.com/index.php/metaxy/article/view/57La santità ospitale dei luoghi Note a Segni dei luoghi. Vivere lo spazio, abitare il senso di Emanuele Borsotti2025-04-10T10:02:22+00:00Giulia Zaccaro[email protected]<p>La santità ospitale dei luoghi. Note a Segni dei luoghi. Vivere lo spazio, abitare il senso di Emanuele Borsotti</p>2025-04-09T00:00:00+00:00Copyright (c) 2025